01/03/2015 Gli interventi "Ad minchiam"

Un famoso detto popolare dice: piuttosto che niente, meglio piuttosto e se ciò vale nei periodi di abbondanza, a maggior ragione è vero in quelli di vacche magre.

L’oggetto del contendere è, in questo caso, la collocazione del pannello informativo, cosa di per sé positiva come avevamo scritto in campagna elettorale. Il problema è dove lo metti; se lo collochi in un posto dove non passa nessuno è come non averlo fatto.

 

La foto che pubblichiamo ben rappresenta l’assurdità della collocazione del pannello informativo, per il quale sono stati soldi pubblici ottenuti da un contributo regionale.

E qui arriviamo alla seconda questione. Il contributo è stato dato sulla base di una richiesta, avanzata da sette comuni, per migliorare l’attrattività dei nostri paesi in occasione di Expo 2015.

Poteva essere un’occasione per mettere in piedi un progetto comune che unisse i suddetti Comuni, per esempio una bella pista ciclopedonale che univa Cavallasca a Olgiate Comasco, che andava nella direzione di valorizzazione del territorio e del patrimonio ambientale.

Nulla di tutto questo: ogni Comune, compreso Cavallasca, ha portato a casa quel che voleva, sulle più disparate realizzazioni, che con Expo centrano come i cavoli a merenda.

Insomma interventi senza una logica di progettazione, che abbiamo definito, non a caso, “ad minchiam”; realizzazioni che mettono a posto la coscienza di Sindaci e Regione, ma che non rendono certo più attrattivi i nostri territori.

Riccardo Gagliardi