Primo consiglio comunale della riconfermata Giunta Ronchetti.
Molti i punti del giorno che hanno ratificato cariche e insediamenti a seguito delle elezioni del 25 maggio.
Poche le novità emerse. La Giunta è la stessa degli ultimi 5 anni, con l’unica eccezione del ruolo del vicendidaco che sarà ricoperto dal confermato assessore ai Servizi Sociali, Marco Gatti.
Sono state distribuite alcune deleghe ai consiglieri: Adriano Corradini, designato capogruppo, è riconfermato all’Istruzione, Paolo Sala si occuperà di sport, Paolo Carpi di Ambiente ed Ecologia, Ivan Balzaretti di Verde Pubblico e Elisa Guarascio di politiche giovanili e membro del Coordinamento comasco per la Pace.
Il Sindaco Ronchetti, nel suo breve discorso, ha ringraziato gli elettori di Cavallasca augurandosi una partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa viva e numerosa. Sul rapporto con le minoranze ha auspicato una “collaborazione critica”.
La maggioranza è andata in difficoltà sul punto all’ordine del giorno in cui “Cavallasca futura” ha presentato degli emendamenti alla delibera sugli indirizzi di nomina di rappresentanti del Comune negli organismi, enti non comunali.
In parole povere si voleva introdurre il concetto di “merito” come criterio nella scelta di chi ricopre quei ruoli, attraverso la presentazione dei curriculum dei candidati. Un atto di chiarezza per definire criteri oggettivi. Una norma ormai usata nella stragrande maggioranza dei Comuni in Italia, ma che a Cavallasca non esisteva. Dopo più di mezzora di conciliabolo si è arrivato ad un compromesso che salvaguardia il merito della proposta ma che consente comunque al Sindaco di scegliersi uomini di sua fiducia, svincolandosi da tale principio. Della serie: la meritocrazia vale per tutti, un po’ meno per il Sindaco.
Dulcis in fundo “Forza per Cavallasca” ha ritirato la mozione sull’istituzione del regolamento del referendum, dopo che il Sindaco ha ricordato al suo capogruppo, Belluso, che la maggioranza aveva già discusso e mandato in passato, via mail, alle minoranze un paio di bozze sul regolamento, poi perse dal distratto rappresentante di “Forza per Cavallasca”. Un bell’esordio, non c’è che dire, culminato dal continuo cambio di data entro cui obbligare la maggioranza a votare il regolamento. In meno di 5 secondi è riuscito infatti passare dal 30 settembre a fine ottobre per poi accontentarsi del 31 dicembre. Evidentemente l’argomento, per il proponente, non era poi così importante…