Abbiamo ricevuto da Giuseppe Micari, già assessore al Bilancio della Giunta guidata da Paolo Russo, una lettera indirizzata al Sindaco, nella quale vi è un’attenta analisi della situazione finanziaria del Comune di Cavallasca. Riteniamo i contenuti di questo contributo, che condividiamo in toto, preziosi e molto indicativi sulla presunta capacità della Giunta Ronchetti di amministrare le finanze pubbliche. Lasciamo come al solito i cittadini giudicare.
“Signor Sindaco,
nel commiato ai suoi concittadini, pubblicato nel periodico comunale, lei ricorda, tra l’altro che, nel lustro che lo riguarda, la sua maggioranza ha avuto "grosse difficoltà nel gestire la cosa pubblica" e l'assessore Gatti rilancia dichiarando che "l'ordinario è stato gestito con oculatezza, valorizzando al meglio le MAGRE CASSE COMUNALI e questo, già di per se, è una OPERAZIONE STRAORDINARIA".
Ma un'attenta lettura dei bilanci, relativi alla legislatura in scadenza, dà una versione diversa di quella "raccontata" da lei e dalla maggioranza che lo sostiene.
Difatti, risulta che nel periodo 2009 -2013 nelle casse comunali sono entrate, rispetto al quinquennio precedente, ben 750'000 € in più, di cui:
- € 450'000 circa (+12%) per imposte e tasse (casa, rifiuti e Irpef);
- € 300'000 circa (+ 10%)trasferiti da Stato e Regioni alla nostra comunità.
Forse l'assessore Gatti considera straordinariamente positiva l'inutile quanto frettolosa decisione di rinegoziare i mutui, caricando sulle spalle dei Cavallaschini diverse decine di migliaia di euro che graveranno sulle casse comunali negli anni a venire o forse considera straordinariamente positivo "rimodulare", nel 2012, le aliquote Irpef a carico dei contribuenti raddoppiando le entrate (da € 85'000 nel 2011 a € 162'000.- nel 2012) e aumentare l'IMU (dal 4 al 4,5x1000), costringendoci a pagare, anche se parzialmente, l'IMU sulla prima casa.
A questo punto sorge l’inevitabile domanda: può spiegarci, Signor Sindaco perché nonostante abbia riscontrato nella nostra comunità, “un'aria nuova fatta di partecipazione impegno e senso civico” l’abbia “ricompensata” con evitabili aggravi fiscali ed altrettanto evitabili inutili costi?
Ed infine, Signor Sindaco, sempre nel periodico citato in apertura, viene fatto un elenco completo delle opere realizzate.
Forse le sfugge il fatto che anche in questo caso lei ha potuto contare su un cospicuo lascito. Difatti, per finanziare circa il 50% di queste, la sua maggioranza si è avvalsa di disponibilità di bilancio create dall’amministrazione che l’ha preceduta senza, con questo, voler nulla togliere ai residui meriti che di diritto le spettano.
Concludendo, Signor Sindaco, sulla scorta dei dati esposti è lecito affermare che le CASSE COMUNALI non SONO MAI STATE MAGRE, che di grosse difficoltà finanziarie non c'è ombra e che gestire l'ORDINARIO non è stato frutto di una grande, faticosa e straordinaria impresa.
Con il rispetto dovuto. Giuseppe Micari”