Apprendiamo da fonti esterne al Comune di Cavallasca dell'arrivo di una ventina di profughi a Cavallasca che risiederanno per alcuni mesi in una casa messa a disposizione da un privato.
La decisione è stata disposta dalla Prefettura di Como che ha affidato la gestione dei profughi ad una cooperativa che si occuperà di dare a loro cibo e sostegno.
Ora è chiaro che sulla vicenda sono diverse le considerazioni da fare:
1) E' quanto meno incredibile che la Prefettura non senta il dovere di informare e coinvolgere il Sindaco di un paese di 3000 anime dell'arrivo improvviso di 20 persone di colore che non sono certo invisibili e suscitano sicuramente, nella popolazione, sentimenti di insicurezza, che devono essere in altro modo governati;
2) E' altrettanto incredibile che il Sindaco, una volta venuto a conoscenza del fatto, non abbia sentito la minima necessità di informare adeguatamente in primis la popolazione per gli stessi identici motivi, dando prova della sua inadeguatezza nel gestire una situazione certamente non facile, ma sulla quale non si poteva e non si può far finta di niente. Ovviamente anche le minoranze non sono state minimamente informate, ennesima riprova di una cronica incapacità di gestire normali rapporti istituzionali.
3) E' chiaro ed evidente che l'informazione è il primo antidoto per evitare campagne di paura e di strumentalizzazione (che già in queste ore vediamo purtroppo prospettarsi) che rischiano di ampliare a dismisura il caso dell'arrivo dei venti profughi.
4) “Cavallasca futura” si impegnerà a verificare, nelle sedi opportune, che le attività inserite nel bando per la gestione di cittadini extracomunitari vengano effettivamente effettuate, soprattutto quelle che riguardano la mediazione culturale, le informazioni su diritti e doveri cui ci si deve attenere.
Inoltre chiede con forza al nostro primo cittadino, di non limitarsi ad una laconica “presa d'atto” dell'arrivo dei profughi, ma di farsi promotore di iniziative comunali per farli sentire parte di una comunità, promuovendo una serie di incontri e momenti di aggregazione, rendendo partecipi le numerose associazioni presenti in paese e la Parrocchia, che in moltissime circostanze hanno dato prova di accoglienza e solidarietà.
Come gruppo daremo sicuramente il nostro contributo perché ciò possa avvenire, richiamando ancora il Sindaco al suo dovere di dare e darci adeguata informazione su quanto è avvenuto e sta avvenendo.
Riccardo Gagliardi