22/06/2015 La fusione? Chissà a che punto è ...

Siamo proprio curiosi.

Curiosi di sapere a che punto è il dossier  della fusione tra San Fermo e Cavallasca, se e come è stato fatto uno studio di fattibilità e quali obiettivi si prefigge.

 

Non si tratta di essere favorevoli o contrari (siamo favorevoli alla aggregazione fra Comuni, vorremmo discutere del come la si vuole fare), ma ci sembra normale e doveroso chiedere spiegazioni alle due amministrazioni, che fanno tutto di nascosto,.

E di solito dietro le cose nascoste si celano le peggiori cose (in questo caso la spartizione del potere, stile manuale Cencelli).

Largo circa noi pensiamo che le cose andranno così: in deroga alla legge regionale si andrà a referendum in autunno, arrivo del commissario entro fine anno ed elezioni del nuovo Comune a maggio 2016.

Percorso partecipativo ridotto all’osso (in linea con il profilo delle due amministrazioni) e una lista dei Sindaci, con Pierluigi Mascetti probabile candidato sindaco e Marco Gatti vicesindaco.

Insomma modello Colverde, con una lista delle opere da fare (ciascuno dovrà pur render conto al proprio elettorato…) grazie alla deroga del patto di stabilità e riduzione delle tasse nel primo anno (grazie al contributo per la fusione). Ottimo, bravi e bis!

Il problema sarà dal  secondo anno in avanti quando inizierà la vera battaglia e la sfida dei rapporti di potere e forza tra i due ex Comuni e soprattutto dell’effettivo funzionamento ed efficientamento della macchina comunale della nuova entità.

Noi auspichiamo che si arrivi alla fusione tra San Fermo e Cavallasca purché sia un primo passo verso una seconda fusione con Colverde; per arrivare a veri obiettivi di razionalizzazione dei servizi la dimensione di un paese non può essere inferiore ai 10.000 abitanti (anzi più vicina ai 20.000).

Troppa roba, dirà qualcuno; è per questo che non si farà la mega fusione.

E non si farà anche ciò che per noi è determinante sul successo di una fusione: ragionare su una nuova identità di paese con le persone, le associazioni, i gruppi.  Non la semplice sommatoria di frazioni per sfruttare unicamente vantaggi economici. (non li buttiamo via ma non possono essere l’unica chiave di lettura) 

E sarà l’ennesima occasione persa.
Brutto tempo sui cieli di Cavallasca e San Fermo: sarà proprio così e saremo smentiti?

 

Riccardo Gagliardi