25/07/2015 Un graduale avvicinamento? Mah ...!

Questa è la frase con cui l'amministrazione cavallaschina ha confermato, ieri sera in Consiglio Comunale,  l'avvio del processo di incorporazione di Cavallasca con San Fermo.

Neanche i migliori democristiani avrebbero potuto fare meglio.

 

Ora rimane l'ultimo ostacolo per la giunta di Ronchetti: capire se viene fatta la deroga o no al patto di stabilità, che permetterebbe di avere margini sugli avanzi di bilancio, il che dimostra (meglio conferma) che questa operazione nasce solo per mere questioni finanziarie senza uno straccio di progetto di sviluppo del nuovo Comune.

Sia ben chiara una cosa (tanto per sgomberare il campo degli equivoci messi in moto dai soliti spargitori di menzogne): “Cavallasca Futura” è favorevole alla fusione con altri Comuni (compreso San Fermo) purché si faccia per via ordinaria, condividendo idee, percorsi ma non partendo da posizioni subalterne.

Di tutte le possibili fusioni con San Fermo quella per incorporazione infatti è la peggiore: il sindaco Fausto Ronchetti, il vicesindaco Marco Gatti, Ivan Balzaretti, Tatiana Bernasconi, Adriano Corradini, Elisa Guarascio, Paolo Carpi, Paolo Sala saranno ricordati come gli amministratori che hanno svenduto Cavallasca senza aver posto alcuna minima condizione.  Faremo la nostra battaglia sino infondo perché ciò non avvenga,  attraverso questa modalità di incorporazione del tutto umiliante e di sottomissione al vicino Comune.

 

Riccardo gagliardi