08/01/2015 Che noia Villa Imbonati

L’anno nuovo inizia come era finito e nulla cambia sotto il cielo di Villa Imbonati.

Nulla si sa sulle famose trattative per la fusione con il Comune di San Fermo su cui vale la pena raccontare un aneddoto scaturito dall’ultimo 
(ed anche unico) incontro avuto con l’amministrazione Ronchetti.

Al nostro sollecito circa il punto della situazione sulle voci di fusione, il Sindaco rispose che tutto era nato a fine di una certa serata, dopo un incontro con i rappresentanti del Comune di San Fermo, quando si riscontrarono difficoltà nel mettere assieme i servizi di ragioneria e l’ufficio tecnico.

Insomma di fronte ad una questione non nuova, ma piuttosto datata,  la fusione è apparsa come la madre di tutte le soluzioni.

Le considerazioni che facciamo di fronte all’atteggiamento del Sindaco Ronchetti e della sua Giunta  sono le seguenti:

1) Ai termini temporali previsti dalla legge per mettere assieme i servizi comunali, più volte rinviati da decisioni governative, l’amministrazione di Cavallasca si è sempre trovata inadempiente. Il tema quindi non è nuovo ma è il frutto dell’incapacità di trovare un accordo con San Fermo e con Montano Lucino.

2) Si ha l’impressione che nell’attuale maggioranza la fusione con San Fermo sia vista non come una opportunità per migliorare i servizi comunali, ma un ulteriore modo per rinviare la discussione ed il merito dell’unione dei servizi comunali. Prova ne è che l’Amministrazione Ronchetti ha dichiarato di voler iniziare la discussione dagli aspetti storici e culturali. Nessuno nega la loro importanza, ma il nocciolo della questione riguarda l’analisi e approfondimento di servizi,  strutture, territorio. L’approccio culturale sembra avere le sembianze del “tanto fumo” per nascondere un arrosto che non c’è.

Sull’argomento “fusione”  confermiamo la necessità di allargare gli orizzonti anche sul un coinvolgimento del vicino comune di Colverde, che per caratteristiche urbanistiche appare più omogeno con il nostro territorio.

Chi pensa di poter diventare partner della ricca San Fermo a costo “zero”, godendo, almeno in parte,  dei benefici dei famosi incassi del parcheggio Sant’Anna, è un illuso o irresponsabile, o , cosa ben più grave, fa illudere i cittadini di un improvviso arricchimento di un paese che ha ormai, per scelta amministrativa, caratteristiche sempre più urbane e sempre meno di “paese”.   

La fusione ha sempre in se’ vantaggi ma anche svantaggi; compito del buon amministratore è mettere sul piatto della bilancia entrambi, sia esso di maggioranza che di minoranza. 

 

Riccardo Gagliardi