In principio fu la campagna elettorale, poi vennero i lavori elettorali dell’amministrazione comunale uscente, tra cui asfaltature, mezzi marciapiedi e verniciature del parapetto della casetta del latte
Improvvisamente, a dieci giorni dal voto, spuntò nel parcheggio vicino al campo sportivo, un totem che annunciava l’imminente realizzazione di una casetta dell’acqua.
A distanza di un mese e mezzo da quella scoperta, della “promessa” casetta dell’acqua non rimane che giustappunto il totem, solo soletto.
Sorgono spontanee alcune domande: si sarà improvvisamente prosciugata la fonte da cui attingere l’acqua da distribuire ai cittadini assetati? Mancherà l’autorizzazione di uno dei tanti enti che si occupano di gestione dell’acqua? Mancherà un pezzo di tubo di collegamento? La ditta installatrice avrà chiuso per ferie? O sarà che le elezioni sono semplicemente finite e si torna ai soliti placidi ritmi della Giunta Ronchetti?
In attesa della giusta risposta e di risolvere l’arcano mistero possiamo andare a prendere l’acqua pubblica nei Comuni vicini. Loro, la casetta dell’acqua, ce l’hanno già da mesi.